Un metodo infallibile per uscirne!

Fermo! Ferma! Fermi! C’è ancora una possibilità e fosse anche una soltanto devi giocartela a pieno. Non ricorrere a mezzi inopportuni, tragici, bestiali. Rimani immobile e fissa il tuo obbiettivo: Gesù Cristo. Ho letto in Platone e Cicerone cose che sono veramente sagge e meravigliose. Ma in nessuno dei loro scritti ho mai letto: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo”. (Sant’Agostino) A volte si cade o si è in procinto di cadere. Il precipizio è lì ad passo, ad un passo soltanto. Basterebbe una forte folata di vento e saresti persa/o per sempre. In quei millisecondi si gioca il destino di tutta una vita: sì o no fa la differenza. Questione di centimetri; questione di attimi. Puoi prendere tutto o perdere tutto.  Puoi volare o cadere. Puoi vivere o morire. Tra il distruggere una vita e fare un salto verso il cielo c’è una distanza minima. Impercettibile. La vita è fatta così… in un lampo tutto appare, tutto scompare. Sta a te scegliere. Non è semplice indirizzare la propria  mente nella giusta direzione; perché se parliamo di quel momento, proprio quello, allora sai che stiamo parlando della tempesta. Lì è in gioco tutto. La vita però è molto più di una scommessa e per questo c’è una scelta inequivocabile, che non potrà mai portare male: Gesù! Puntare tutto su di Lui vuol dire uscire da ogni situazione, anche la peggiore sulla faccia della terra. Perché allora non inginocchiarsi e chiedere che sia Lui ad agire con noi? E tu, tenterai almeno una volta?   ISCRIVITI ALLA NEWS LETTER E RICEVI AGGIORNAMENTI, CONTENUTI, NEWS!    Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco– Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’   

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Shh!!! Otto l’Orsacchiotto dorme

Ehi voi! Silenzio! Otto l’Orsacchiotto dorme. Ha fatto un lungo viaggio e  ha bisogno di riposo. A 100 anni suonati ha deciso di fare il giro della terra su di un velocissimo cacciabombardiere! Otto era il pigrone di cui vi parlavo in “Raccontami un po’ “, ve lo ricordate? Dopo essersi unito alla ciurma del Capitano Florenzio è diventato inarrestabile; guai a chi lo ferma! Vuole solo volare e correre. Pensate, nonostante abbia più di 100 anni, sembra un giovincello di 15. Due giorni fa si mise in testa di voler fare il giro del mondo a tutta velocità su di un cacciabombardiere. Chiamò Florenzio e si fece mettere in contatto con l’Aeronautica Militare. Il giorno successivo era già a bordo del potentissimo  Eurofighter Typhoon.  Lo accolsero con grande clamore; mai un vecchietto di quella età era salito su di un aereo da caccia. Insieme al Generale Gonzale volarono in cielo fino alla velocità di 2450 km/h. Tra rifornimenti e rallentamenti per osservare il paesaggio impiegarono circa 2 giorni. Per sostenere un viaggio così ci vuole un grande addestramento fisico e un’immensa forza di volontà. Otto infatti non arrivò sprovvisto. Si era sottoposto già da tempo ad un addestramento durissimo, presso l’ Agenzia Spaziale Europea. Ora tutti i giornali, tutte le televisioni, tutto il mondo parla di “Otto L’orsacchiotto che ha fatto il giro del mondo in quattro e quattrOtto.” E A VOI PIACE VOLARE?   Se vuoi saperne di più sa Otto L’Orsacchiotto, Clicca Qui: https://www.leonardocapitanelli.it/raccontami-un-po/   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Raccontami un po’  – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0    

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Come rendere piacevole il lavoro

“Bellissimo! Altro che difficile. Basta un poco di pazienza, un pizzico di testardaggine e tanta tanta buona volontà”. Padre Martino sa darmi sempre tanta carica. Ecco cosa mi ha insegnato questa estate… A voi piace intrattenervi in lavoretti, nello studio, in qualche hobby? A me sì, però di tanto in tanto perdo l’entusiasmo e l’allegria. Quando tutto va bene è un conto, ma quando le cose vanno meno bene… uff… mi passa la voglia. Questa estate sono andato a trovare Padre Martino. Lo conoscete? Il monachello simpatico che ha sempre tante idee in testa; quello del libro Raccontami un po’. Mi ha insegnato come rendere piacevoli i propri doveri. Ecco cosa mi ha detto: “Se hai un sogno da realizzare a capofitto ti ci devi buttare. Quando lavoro alle mie invenzioni, incappo sempre in tante complicazioni. Io metto un poco di pazienza e torna presto la speranza. Tra i computer e videogiochi, oggigiorno di tenaci ne son rimasti pochi. Troppo veloce questo mondo, se c’è una difficoltà ci si gira attorno. Ecco perché sono tutti scontenti, nessuno prova a concretizzar i suoi intenti. Un pizzico di testardaggine si deve avere, se i risultati si vuole ottenere. Non è poi una gran fatica, mettere buona volontà nella propria vita. Vedi io come son gioioso, anche se non sto mai tranquillo a riposo. Ora ti svelo un piccolo segreto, per essere sempre felice e concreto:  metti fantasia in ogni lavoro e ogni giorno sarà un grande capolavoro”. Padre Martino – Inventore di Raccontami un po’ E VOI AMATE FARE IL VOSTRO DOVERE?   Se vuoi saperne di più sa Padre Martino, Clicca Qui: https://www.leonardocapitanelli.it/raccontami-un-po/   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Raccontami un po’  – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0    

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Perché ascoltare la propria intima voce?

Quante volte abbiamo sentito una fortissima spinta dentro? Una voce bassa, quasi sussurrante, che chiedeva attenzione. Presi dagli impegni non le abbiamo dato ascolto, eppure si è ripresentata; ancora e ancora. “Gli altri hanno visto quello che c’è già e si si sono chiesti perché. Io ho visto ciò che potrebbe essere e mi sono chiesto perché no“ (Pablo Picasso) Mi sembrava un mondo non adatto a me, troppo noioso, schifo, freddo, cattivo. Volevo qualcosa di meglio, ero stanco della monotonia. Poi un giorno sentii una voce troppo forte per non essere ascoltata e nacque il desiderio di inventare. Decisi di rischiare e dare vita al mio lavoro: scrivere e progettare. Feci Morire il guscio della paura e lasciai schiudere il seme della creatività.  Iniziarono le sfide: combattere contro l’ovvietà e la materialità. Persi tante volte. Volevo abbandonare tutto, ma quella solita emozione mi faceva desistere. Ricominciai di nuovo. Finalmente vinsi e piano piano tutto iniziò a realizzarsi. Il lavoro che avevo sempre desiderato non era più un’utopia. Mi sentii felice, nuovo, soddisfatto; le cose attorno non erano più le stesse: sì, potevo davvero cambiare il mondo! Tutto parte dall’ascolto   Jeff Goins, un famoso scrittore americano, ha “composto” un libro circa l’importanza di ascoltare la propria voce e far diventare il lavoro un’arte. Il libro si chiama The Art Of Work (http://artofworkbook.com/). Ho preso numerosi spunti da ciò che Jeff dice. Quante volte nella vita, ho avuto il timore di affrontare qualcosa, soltanto perché non conoscevo bene me stesso. Vi consiglio la lettura, qualora desideriate che i vostri sogni possano diventare  lavoro, hobby, vocazione. Con l’ascolto il mondo può cambiare!   E voi, avete mai provato ad ascoltare le vostre intime emozioni? Cosa è successo?   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’   

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Perché Amo le Sfide Oneste

Quando si era bambini si giocava insieme nei prati, nei campetti, in mezzo alla strada. Divertirsi era la cosa più importante di tutti, ma prima o poi l’istinto, peraltro non sbagliato, di realizzazione ci portava a volere di più: la vittoria.   Ci si metteva alla prova, si osava, si imitava l’amico più bravo e lentamente si migliorava. Nessuno voleva rimanere indietro. Nessuno voleva perdere. Per vincere c’era chi si adoperava giorno e notte, esercitandosi a più non posso e chi optava per scelte più comode e meschine come barare, corrompere, picchiare. Purtroppo chi sceglieva i metodi illeciti, rimaneva succube del risultato e a poco a poco distoglieva lo sguardo dalla vera sfida: migliorare onestamente! Apparentemente la sfida si svolgeva sul terreno da gioco e riguardava la vittoria o la sconfitta, in realtà viveva su un piano molto più profondo ed aveva a che fare con il nostro spirito. La volontà di vincere e il desiderio di affermarsi non avevano niente di sbagliato, tutt’altro, erano il motore che permetteva il cambiamento. Porsi un obiettivo e superarlo era un modo per tendere al cielo; per questo ottenere il risultato significava gioia. Quando questa gioia veniva meno, l’istinto umano portava a volte a voler rubare la vittoria, per sentirsi nuovamente felici e appagati. Nel crescere la sfida è rimasta la stessa, perché la volontà di crescere è insita nell’essere umano e non fa distinzione di ambito: lavoro, famiglia, amicizia… In ogni ambiente noi vogliamo migliorare. Sta a noi scegliere il modo in cui migliorare! C’è la possibilità di vivere ogni sfida, ogni progetto, ogni sogno come la più grande opportunità della nostra vita e c’è la possibilità di vivere tutto questo in maniera tragica, compromettendo noi stessi e gli altri. Perché comportarsi bene rischiando di fallire? Perché l’agire virtuoso ripaga sempre; persino il fallimento diviene gioia. Perché perdere una volta in più per non aver barato? Perché l’agire disonesto ripaga sempre; persino la vittoria diviene salto nel baratro!   E voi quale strada scegliete?   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’ 

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In ferie da Padre Martino!

In ferie da Padre Martino! Agosto quest’anno è stato particolarmente focoso. Così sono andato via per fare un po’ di riposo. Padre Martino mi ha accolto nel suo piccolo monastero e posso dirti che le storie su di lui dicono proprio il vero. Oggi faceva un po’ caldino, così me ne sono andato da Martino. Lui mi ha accolto nel paesino e stanco stanco ho fatto un pisolino. Ah! Quanto si stava benino, grazie al ventilatore di Martino. Avevo bisogno di un nuovo pensierino e così mi sono affacciato dal camino… Ho trovato la giusta ispirazione ed ero pronto per una nuova invenzione. Ma questa non è la giusta stagione, ora voglio rilassarmi sotto l’ombrellone. Sai allora che ti dico? Buone Vacanze mio caro amico! Se Padre Martino non conosci, allora “Raccontami un po’ ” devi procurarti. Qui di seguito il link dove lo puoi acquistare e Padre Martino incontrare: Raccontami un po’ (CLICCA QUI) LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’   

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SILENZIO! PARLO IO

“Hai mai pensato che parli troppo? Dici solo stupidaggini! Sta’ zitto e ascolta!”. Vi hanno mai rivolto queste parole? Come avete reagito? Come rispondereste? Quando è lei a dirlo, allora non ci sono scuse, occorre mettersi in ascolto. L’anima parla e lo fa in mille modi: a volte con accadimenti, a volte con suggerimenti, a volte con idee. Quando l’anima ti intima il silenzio, significa che sei andato oltre il confine, oltre la soglia della lucidità. Occorre prendere provvedimenti immediati, senza tergiversare sulle procedure ideali o usuali. Far tacere la propria mente e le proprie parole è un lavoro enorme. Ci sono abituato: amo il silenzio; eppure in alcuni momenti vorrei solo dire la mia, affermare le mie opinioni, dare pareri e sbattermene di tutto. Non è possibile! Arriva il momento di voltare pagina: la trasformazione. Decidi di cambiare i piani; ti rendi conto dell’urgenza di meditare e annulli programmi, post, condivisioni, pubblicazioni… lasci solo che il tuo cuore si rilassi. Da Lunedì 31 fino ad oggi ho fatto silenzio; mi sono messo in attesa. Non sapevo cosa potesse succedere e cosa dovesse arrivare, ma di certo avevo bisogno di toccare di nuovo il mio spirito e l’ho fatto. Quante novità si prospettano di fronte! Con il cuore leggero anche la mente viaggia alla velocità della Luce. Una connessione continua con il cielo che manda ispirazioni a non finire e momenti di serenità spiccata. Cosa farò ora? Mi rilasserò per due settimane e poi via con la nuova “produzione”. Possibile che il silenzio sia così potente? Sì! basta solo avere il coraggio di farlo (silenzio). Basta solo prendersi il tempo necessario per “conversarci” (con il silenzio). Basta solo abbassare la testa e dire “Parla pure, sono in ascolto!” E voi, avete mai provato a fare i conti con il silenzio? Cosa vi ha “detto”? Fatemi Sapere   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’ 

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In Missione Segreta

In Missione Segreta. L’estate è fatta per le avventure. Via la solita routine; non c’è tempo da perdere: vacanze, sole, mare, viaggi, giochi. Tutto questo ancora più divertente? Certo! Quando arriva l’estate torniamo tutti un po’ bambini. Si cercano momenti unici, che durante l’anno lasciamo nel cassetto. Ci si sveste degli abiti pesanti, compresi quelli dell’adulto (che ci fa essere tutti seri e lavoratori). Si riprende in mano la vita allegra e ci si tuffa nella gioia. Ma c’è qualcosa di unico da fare quest’anno? C’è qualcosa di nuovo? Sì,  “Il manuale delle 50 missioni segrete per sopravvivere al mondo dei grandi”[di Eduardo Jáuregui e Pierdomenico Baccalario. Illustrazioni di AntonGionata Ferrari, Editrice Il Castoro]. Eh sì perché la casa “Editrice Il Castoro” ha buttato fuori proprio un bel libro. Divertente non solo per i più piccoli, ma anche per noi adulti. E come si fa a non avere voglia di provare una delle 50 Missioni!? Quante iniziative per passare un’estate piena di felicità, vivendo il mondo quotidiano con gli occhi di un ragazzino; una prospettiva nuova, un modo di fare e vedere le cose che forse nemmeno ricordiamo più! Se avete dei figli, dei nipoti, dei piccoli amici… ve lo consiglio proprio! http://www.castoro-on-line.it/libri/manuale-delle-50-missioni-segrete-sopravvivere-nel-mondo-dei-grandi/ Vi lascio un quesito: Sareste disposti a prendere la routine con occhi da bambino?  Fatemi sapere che ne pensate!   LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’       

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Luca, Gino e TrivelBus

“Ebbene sì! Sono proprio io”. “Chi ti aspettavi di vedere, la fata turchina forse? Andiamo che non ho tempo da perdere. Ti devo portare dove sai. Non aspettarti un viaggio andata-ritorno. Per il Centro della Terra c’è una sola direzione”. Per dindirindina se suonavano rombanti quelle parole. Sembrava che si dovesse per forza scomparire sotto il manto terrestre. I patti però non erano quelli. “Ma perché proprio oggi, non saremmo dovuti andare nel futuro? Si è accorciato il tempo forse? E per quale motivo dovrei venire per forza? Avevo solo detto che mi sarebbe piaciuto, non ti ho garantito nulla!” “Non provare a protestare, altrimenti ti ci lancio dentro la terra, altro che viaggio comodo con la TrivelBus” “E tu chiami comodo un viaggio dentro ad una trivella!?  Fa un rumore talmente forte che abbiamo bisogno delle cuffie per resistere!” “Senti… sei sordo come una campana e ti lamenti per il rumore!? Non so se ti ricordi che sei alla fine della tua vita e se non partiamo ora, può darsi che questo viaggio tu non lo faccia mai più” Luca e Gino avevano fatto un patto. Sulla regolarità di questo patto non staremo qui discuterne. I due dovevano fare un viaggio al centro della terra. Jules Verne affermava che ci fosse un mondo dentro al mondo. Una vita sotto la vita. E da buoni curiosoni come erano, questa affermazione doveva essere comprovata. Inoltre un certo Thomas, ragazzo americano amico di Luca, asseriva con certezza assoluta che gli alieni vivessero sotto terra: “La Terra Cava non è una storiella per i creduloni”. I due amici, o meglio i due strambi amici (visto che Luca aveva 26 anni e Gino 83), si adoperarono per scendere fin dentro i meandri del pianeta. Secondo Luca a Gino avanzavano pochi anni di vita e non bisognava sprecare del tempo utile, bisognava partire subito. Gino al contrario iniziava a mostrare meno interesse per l’avventura, d’altronde il suo viaggio (o meglio la sua vita) stava per concludersi e di partire per uno nuovo non ne aveva più voglia. Ma oramai ciò che era stato detto era stato detto, quindi… si va! Le trivellazioni iniziarono anzitempo. Un bel lavoretto quello lì! Scavare per kilometri e kilometri non è una cosa che si fa tutti i giorni! I macchinari erano stati acquistati su di un sito online, un certo Ammazzaoh.it, dove negli ultimi tempi si potevano trovare marchingegni di tutte le tipologie. Si diceva che dopo la 5a rivoluzione industriale tutti i materiali inutili dovevano essere trasformati in qualcosa di innovativo. Di certo la TrivelBus non era stata certificata da nessun ente né testata da alcuna università mondiale. Si poteva pensare piuttosto che fosse stata prodotta nelle isole Mauritius che, dopo lo sviluppo delle SkyIsles (Le isole del cielo) e il surriscaldamento globale, erano diventate la “fotocopiatrice” industriale, sul modello della Cina del 21esimo secolo. Chissà se Luca, con la sua esperienza nel campo della meccanica (era un Ingegnere affermato nonostante la giovane età) aveva provveduto lui stesso ad appurarsi che il tutto funzionasse a puntino. Ma di questo ne dubito, visto che effettuò l’acquisto in soli 30 secondi, giusto il tempo di scegliere la livrea più adatta. Gino si fidava ciecamente del suo giovane amico e pensò bene che non c’era ragione di preoccuparsi, Luca sapeva il fatto suo. Così senza troppe domande né risposte alle 5.30 del mattino del giorno 23 Maggio 3003 partirono per un viaggio intra-planetario il Sig. Gino Mulinello di anni 83 e Luca Pastura di anni 26 (dai nomi si potrebbe pensare ai due compagni come esperti di pesca, ma vi posso assicurare che la loro esperienza in ambito ittico era più che scarsa). La TrivelBus iniziò i suoi scavi con l’intento di giungere il prima possibile al centro della terra e tornare fuori. Anzi no, rimanere al centro della terra. Il viaggio non prevedeva un ritorno. Sola andata. Beh certo che a dirla in questo modo, viene da credere che Gino avesse tutte le sue buone ragioni per essere restio al viaggio. Più che affrontare un’avventura prima della morte, stava andandogli incontro. Però il piano di Luca non era quello di fare una missione pazza, suicida, piuttosto quello di trovare un posto migliore per vivere; visto che sul pianeta terra ormai per i sognatori non c’era più spazio. “I sogni- dicevano i grandi luminari- sono stati tutti realizzati, a noi rimane il riciclaggio di quelli esistenti”. Ma ai due compagni queste affermazioni non  andavano proprio giù. Sentivano che dentro c’era qualcosa di falso, come se l’interesse del mondo fosse quello di assopire le menti per nascondere la verità alle persone. E quella della vita sotto la terra poteva essere una grande verità. Così Luca e Gino accesero la TrivelBus. Luca era ai comandi, mentre Gino si posizionò nella postazione “avanscoperta”: da lì avrebbe dovuto guidare le manovre del compagno. Dopo i primi 100 metri non è che si vedesse poi un granché. Era buio pesto là sotto. Però l’occhio poi si abituò e quindi giù fino a 5 km senza alcun problema. La TrivelBus sembrava essere perfetta per quel”mestiere”. Ma non fecero in tempo a pensare che sarebbe andato tutto bene che “Booom”. La trivella iniziò a precipitare ad una velocità stratosferica (certo parlare di stratosfera all’interno della terra sembra buffo, ma è il termine che meglio descriveva l’accaduto). Luca leggeva il tachimetro segnare 2000 m/s, ma di certo c’era un qualche errore di calcolo. Cosa stesse succedendo non lo sapevano, ma di sicuro ci avrebbero rimesso la pelle. Ad un tratto però, qualcosa accadde e la trivella si arrestò. “Accipicchia- disse la trivella- ragazzi con queste storie non si scherza. Ci siamo talmente tanto immedesimati in questo racconto che rischiavamo di rimetterci. Dobbiamo inventare storie più sobrie, più tranquille.” Una trivella parlante? Ma sì, certo! Jade, Emy e Koo stavano inventando la loro storia… e questa forse era la prima. Dopo che Zoppus aveva concesso loro i poteri, avevano iniziato a dare vita alle loro avventure. Avevano deciso di

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QUEL MALEDETTO LUNEDì

Un giorno come un altro, eppure carico di qualcosa. Qualcosa che non va. Inizia nel peggiore dei modi, con una sveglia che suona troppo presto e la stanchezza ancora addosso. Non è piacevole. Affatto. Eppure è solo un lunedì…   Dov’è finito l’entusiasmo del fine settimana? Sembrano essere scomparse tutte le forze. Non ho i propositi giusti e tanto meno la voglia di organizzare il lavoro, la settimana, gli impegni, le visite… Perché? Perché non potrebbe essere tutto più facile? Basterebbe poco in fondo: qualche soldo in più, i colleghi più solari, orari più comodi, una colazione più appetitosa, la pausa pranzo più lunga, il tempo per sé stessi e qualche ora di sonno “in aggiunta”…  Beh non si chiede mica la luna! Soltanto qualche agevolazione per il copro e per la mente. Solamente un po’ di relax; quello vero. Un balsamo per la giornata, per la settimana. Sono di corsa tutto il giorno. Mi meriterei un premio! Almeno quello. Ma quando apro gli occhi, mi accorgo che devo ricominciare la mia routine e mi rassegno pensando che in fondo questa vita non offre così tanto. Prende, ma non dà! Sembra essere un eterno episodio di una fiction noiosa. Noiosissima. Eppure da bambino me la sarei immaginata diversa: piena, gioiosa, misteriosa.  Ora ho scoperto le carte e risolto il mistero qui è tutto… Quante volte ho sentito pronunciare le parole che ho riportato sopra. Quante volte me le sono dette anche io. Come se fossimo un orologio che mentre segna le ore, attende con apatia il momento un cui le pile si scaricheranno. Niente entusiasmo, niente propositi. E il lunedì sembra maledetto, perché le aspettative del fine settimana vengono spazzate via dalla quotidianità che ricomincia… e ricomincia… e ricomincia. Senza portare novità, senza portare riposo, senza portare un respiro. Eppure non può essere un peso questo giorno, ci sono 7 giorni misteriosi davanti. 7 giorni che attendono di essere svelati. 7 giorni in cui si può cambiare il mondo. Una settimana che non ha ancora un sapore, un colore, un odore, una forma. E noi ne siamo parte e dipende anche da noi ciò che accadrà poi. Il mio amico don Giuseppe Forasacco mi aveva dato un metodo, un metodo per vincere la giornata, un metodo per abbandonarsi al destino senza esserne succubi, un metodo per scoprire la propria missione e realizzarsi giorno dopo giorno. Nella sua vita, pur nella malattia non aveva mai e poi mai ceduto un solo istante alla rassegnazione. tutto era dono, tutto era offerta. L’amore poteva SEMPRE cambiare le cose; dipendeva dal punto di vista. Il risultato si doveva commentare con un occhio eterno, lungimirante, nuovo, speranzoso, scientifico. Nel suo “IO OFFRO SEMPRE” (il suo motto) c’era nascosta la consapevolezza che il dono d’amore sarebbe servito a qualcuno. Se non per la persona desiderata comunque per qualcun altro. Niente andava perso. Niente va perso. Don Giuseppe testimoniava che ogni giorno è diverso da quello dopo e che niente rimane uguale. Si possono compiere miracoli se si lavora per o nella più grande azienda che esista: Dio. Una impresa di vita che offre opportunità a tutti, che non spreca mai, che ricicla sempre, che dà valore ai suoi dipendenti, che lascia crescere e anche sbagliare, che non condanna, che premia, che assolve, che… che dà serenità e gioia. Dietro a questo esempio così forte e vero, non posso che scrutare all’oggi e al domani con uno sguardo imprenditorialmente amorevole: ora et labora! Voglio anche io contribuire all’opera, che solo in minima parte conosco. Il resto è tutto mistero e come tale ho il desiderio di svelare. Lungo la via di Damasco e Lungo la via di Damasco 2.0 sono il lascito che don Giuseppe ha dato a tutti noi per intraprendere questo NUOVO percorso spiritualmente IMPRENDITORIALE… ed io come coautore ne suggerisco la lettura perché esempio, aiuto ad una vita sempre nuova e solare. Che sia BENEDETTO questo lunedì e tutti i prossimi a venire, perché conservano in essi tutto il mistero della creazione!   Contenuti soggetti a Copyright!Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia. LEONARDO CAPITANELLI  Scrittore Racconti per bambini/ragazzi, libri di spiritualità LIBRI DELL’AUTORE: – Lungo la via di Damasco – Lungo la via di Damasco 2.0 – Raccontami un po’   

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