Confronto alle spalle e diffamazioni. Siamo più scrittori di quanto pensiamo

Una moda: il confronto a posteriori. Tornare sulle proprie ragioni a seguito di un accordo o di un dialogo. Riportare le proprie verità ad un differente interlocutore. Evitare il faccia a faccia con l’interessato. Diffondere false notizie attraverso i “nostri media”. Fragili fantasie che ci lasciano sognare una realtà tutta nostra. E se questa attitudine nascondesse un pregio mai rivelato? Oggi più che mai si cerca il confronto. Siamo dentro alla società della comunicazione. Chi comunica vince, in tutti i campi della vita. Basta poco per far sentire la propria voce, ci sono miriadi di possibilità. Il web, i social network, le Chat Apps. Siamo sommersi di voci, parole, informazioni. Quanti di noi affrontano tematiche di rilievo, discutono di questioni profonde, si confrontano su argomenti di spessore. Abbiamo la possibilità di dialogare e rendere note le nostre posizioni come mai prima. Una libertà che ci siamo guadagnati nel tempo, ma che sembra averci allontanato dal vero confronto. Moltissime volte si scelgono le vie indirette (anche se apparentemente sembrano dirette) per raffrontarsi personalmente. Si preferisce pubblicare un post o una immagine evocativa, provocatoria, piuttosto che la chiacchierata viso a viso. Siamo diventati un po’ “politici” (passatemi il termine, che non vuole essere offensivo nei confronti di chi svolge tale importante ruolo), cerchiamo l’appoggio dei followers che diventano i nostri principali interlocutori. Il soggetto della questione viene messo al centro della scena con accuse, frasi diffamatorie, scherno e in secondo piano nella discussione. Un paradosso che si riflette inevitabilmente nella realtà. Sempre di più “parliamo alle spalle”. Il confronto avviene a posteriori, in un luogo e in un tempo non adatto alla discussione, per di più senza che “l’opposizione” abbia voce in capitolo. Vi lancio la prima domanda: dov’è finito il dialogo?   Mi viene in mente  una constatazione, fantasiosa, ma nemmeno troppo sciocca. Siamo tutti autori/scrittori. O quanto meno sogniamo di diventarlo. Ci piace ideare il nostro fantastico mondo dove tutto è in accordo con la nostra fantasia, dove siamo noi a dirigere le regole del gioco, dove c’è pace, armonia, perfezione… secondo il nostro punto di vista. Una libertà che non comprende le scelte altrui, ma che vive e si basa sulle nostre idee. Per questo parliamo, cerchiamo appoggio, diffamiamo. Stiamo cercando il nostro mondo; solo che sbagliamo il modo di farlo. Perché quello che stiamo cercando è nella nostra fantasia. Questo non significa che sia banale, ma che dobbiamo dargli spazio. Se avessimo il coraggio di prendere un quaderno bianco e ritornassimo a scrivere le nostre “storie”, ci accorgeremmo che questo nostro mondo immaginario di già ci appartiene. Ma è diverso esserne consapevoli dal non esserlo. Se capisci che anche tu sei uno scrittore e che hai un mondo tutto tuo che vuole essere dipinto tutto cambia. Perché? Perché uno scrittore sa di dover fare a botte tutti i giorni con le proprie idee per cercare di tirar fuori dal suo cuore a dalla sua testa dei pensieri sensati. Pensieri che verranno riportati su “carta” e che un opportuno lettore dovrà leggere. E non si può mica scrivere tanto per farlo (come invece avviene sui social network). Chi sta al di là della tua opera d’arte deve comprendere ciò che vuoi condividere. Non può essere un pensiero inutile o infantile. Non può essere una produzione fatta tanto per fare. Hai un compito importantissimo in mano. La tua penna può salvare o uccidere. Oltretutto uno scrittore ha una libertà inaudita. Come dicevamo prima, ha un mondo tutto per sé. E che ragioni avrebbe di dover imporre le proprie idee, quando può tranquillamente condividerle con i “suoi personaggi”? Ebbene, in quanto scrittore, ogni singolo istante mi confronto con le mie idee, le ascolto, le valuto, prendo nota, le scarto, mi arrabbio, le calpesto, le coccolo, le preservo. Mi rapporto faccia a faccia con ognuna di loro. Nessuna esclusa. Poi una volta ascoltate tutte, trovo la giusta mediazione e ne estrapolo un concentrato di amore e fantasia che possa aiutare il prossimo. Cerco di applicare questo metodo anche nella vita quotidiana, evitando il confronto a posteriori a vantaggio del dialogo fraterno, cuore a cuore, viso a viso. Mi dissocio dalla moda social, dove tutto è pubblico, ma niente è autentico; tanto meno costruttivo. Detto ciò… vi va di diventare scrittori?   Leonardo Capitanelli

Read more
Una passione segreta, Gossip da tenere fra noi

Passione, segreto, gossip. Quante volte sentiamo parlare di desideri nascosti… I segreti altrui ci affascinano tantissimo. Siamo attratti dal voler svelare questi misteri. Ci piace andare a fondo sulle questioni sentimentali, emotive, psicologiche, fisiche.  La massa si muove sotto la pulsione delle “chiacchiericcio” che interessa, coinvolge, dirotta. Se tutto questo fosse solo un modo per ricordarci la nostra missione?   “Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla.” Charlie Chaplin   Questa di Charlie Chaplin è una della massime più belle sull’Amore. Una passione sconfinata che non riesci a gettare via. Non puoi dimenticare una persona speciale. Impossibile. Una persona speciale affascina. Vogliamo sapere tutto di lei, scoprirla, conoscerla, “toccarla”, abbracciarla completamente. Un incontro che seppur rimane fisicamente distaccato, diviene un incontro d’amore passionale; sia emotivamente che spiritualmente. Ci piace talmente tanto vedere la nudità di una persona che siamo disposti a fare i salti mortali pur di essere a conoscenza dei suoi segreti. Non è vero? Sì che lo è! Basta entrare in edicola e vedere il “materiale informativo”a disposizione dei lettori. Gli uomini attratti da un certo tipo di segreti e le donne da altri. Peccato che molto, quasi sempre, si tratti di segreti altrui e non dei propri! Più facile parlare e osservare l’altro piuttosto che noi stessi. Ci si allontana dal vero punto, dalla vera questione, dall’essenza di questa curiosità. La curiosità ti spinge ad osservarti, a vederti per quello che sei, a togliere ogni velo che si frappone fra il tuo sguardo e la tua anima. Guardare gli altri (fare gossip) è un modo per trovare conforto, confronto e stimoli per iniziare il viaggio di ispezione dentro di noi. Il viaggio nell’essenza. Quanto è bello “sapersi” nell’essenza! L’essenza è trasparenza, è chiarezza, è nudità, è contatto puro e umano. Certo che siamo attratti dalle cose più profonde e più celate! Come potrebbe essere diversamente? In fondo tutti veniamo al mondo dal “mistero” e dal “mistero” vogliamo tornare. Ma c’è un mistero più lecito e un segreto illecito. Quello lecito è quello che ti viene donato, quello illecito è quello che vogliamo rubare. In un mondo come il nostro, venire a conoscenza dei segreti altrui significa inevitabilmente diventare il forziere del cuore altrui. E diventare il forziere del cuore altrui non è mica un compito da poco. Occorre tenerezza, soavità d’animo, pacatezza, intimità, forza, coraggio, pazienza, luce, purezza, delicatezze e sopratutto AMORE! Siamo esseri fatti per il Gossip. Tutti noi proviamo piacere nell’essere orecchio per l’animo altrui. Tutti noi abbiamo bisogno di confrontarci per capire meglio noi stessi e smetterla di sentirci soli. Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ascolti i nostri pesi e ci dica “Lascia che ne porti un po’ anche io. Iniziamo la scalata insieme!”. Tutti noi abbiamo bisogno di questa intimità! Parlando così profondamente non possiamo non toccare l’argomento più ostico. Tranquilli non è la sessualità. Per quanto anche essa sia un tema delicatissimo e importantissimo. L’argomento più difficile da affrontare è la RESPONSABILITÀ. Essere il forziere del cuore altrui implica implica difendere il segreto a tutti i costi, implica essere disposti a soffrire (forse anche a morire) per supportare l’amico/a, implica mettersi in secondo piano e dare immenso valore al prossimo. Ma chi è disposto a farlo? Tu sei disposto a farlo? Se è davvero la seguente, l’etimologia di “Gossip”, torniamo allora al significato originario e diventiamo i Padrini e le Madrine dei nostri “Amanti”(concedetemi il termine), ovvero dei nostri amici! Gossip: Dall’Inglese antico “God-sibb”: letteralmente una persona collegata ad un’altra per volere di Dio, cioè il rapporto particolare di due persone molto intime, che parlano di questioni personali, ma anche di relazioni, condividendo molti segreti.. Successivamente questo significato fu esteso a ‘conoscenza familiare’, e ‘persona con cui si parla di cose futili in maniera familiare’. A partire dall’Ottocento, prese il senso di ‘chiacchiera inutile, voce senza fondamento’. (Fonti Huffingtonpost.it e unaparolaalgiorno.it)   Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia    

Read more
Può un modello rivoluzionare il sistema educativo?

Un modello. Un progetto. Una meta. Un sogno che potrebbe portare grandi benefici educativi. L’ambizione di poter replicare quanto constatato a livello nazionale prima, europeo poi. Una possibile svolta. Un piccolo passo di immenso valore. Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo Laozi Oggigiorno siamo sempre più orientati a credere che le nostre aspirazioni non valgano più di tanto. Siamo talmente bombardati di notizie, che ogni nostro progetto sembra perdersi in un oceano di cose già viste. “Gli altri hanno già fatto ciò che noi volevamo fare. Non c’è necessità del nostro contributo”. Spegnendo un attimo tutti i canali di (dis)informazione e connettendosi alla realtà, le cose appaiono molto diverse. Il nostro operato conta e conta davvero. Le piccole esperienze quotidiane si sommano le une con le altre per costruire il nostro essere. Siamo dei portatori di sapienza e di conoscenza. Siamo pezzi unici ed inimitabili del nostro mondo. Ciò che abbiamo appreso conta! Tempo fa, riflettevo sulla mia esperienza di vita. Ho rivisto il mio percorso fino a qui ed ho meditato su ciò che veramente conta per me. Incredibilmente mi sono reso conto di poter essere testimone di una realtà senza eguali. Incredibilmente mi sono reso conto di avere tra le mani una possibilità immensa. Prendendo coraggio ho iniziato a documentarmi e a scrivere. Ho ripreso a studiare intensamente, ad ascoltare, a raccontare, a condividere. Nel giro di due anni e mezzo ho visto crescere, strutturarsi e prendere forma un progetto sensazionale. Una cosa talmente nuova e fuori dal comune da poter essere definita iper-innovativa. Così ho scelto di prendere due strade entrambe “parte del mio repertorio professionale” e tentare l’impossibile: diffondere un nuovo modello educativo. Così “stanno nascendo” il libro I Guerrieri del Tempio e il progetto sportivo (ancora senza nome) aderente al programma Erasmus+. Un progetto che affonda le proprie radici sul contesto sociale attuale. Una realtà che ha a che fare con persone comuni, semplici, umili. Un riscatto per ogni singolo essere umano. Un sogno di pochi per il benessere di tutti. Una meta distante che inizia con questo primo passo, con questi tentativi… Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia    

Read more
I Fili dell’Umanità, Trame incarnate di Spirito

Un’umanità che viaggia, viaggia veloce. Un’altra umanità che sta immobile, fissa sui propri dolori. Tante sfaccettature per un’unica famiglia. Divisa e complessa, questa è la nostra strana umanità. Qualche volta perdo la passione. Il lavoro, le questioni quotidiane, le relazioni umane… tutto sembra così complesso da rendere la vita una interminabile e inspiegabile trama. Ogni essere umano, uomo, donna, bambino che sia tiene in sé una parte della storia dell’umanità; un breve capitolo che va a tessere l’intera trama del nostro libro universale: la storia del mondo. Il nostro contributo è così dettagliato ed importante che non basterebbero 1.000 pagine per descriverlo. Si viene così a creare una realtà multidimensionale costituita dai singoli racconti, interpretabili in tanti modi. Noi, noi stessi, siamo uno dei fili del mondo. Inevitabilmente siamo legati gli uni agli altri per formare quel tessuto invisibile e impercettibile che dà forma all’universo. Il nostro legare e slegare può creare o distruggere la realtà che ci circonda. Una realtà incarnata. Una realtà fatta dagli uomini, sognata dagli uomini, disintegrata dagli uomini. Il nostro apporto per l’evoluzione del mondo è così importante che se non ci fossimo il “mondo” verrebbe a cercarci. Di certo siamo piccoli. Molto piccoli e lo si vede dalla nostra capacità di incasinarci e creare caos attorno. Nella quotidianità ci complichiamo così tanto la vita che è difficile riuscire a gestire le nostre le relazioni. Trattare con gli altri è il compito più arduo che esista. Già, il più arduo. Ancora non sappiamo come trattare noi stessi come potremmo saper mediare con il prossimo? Fortunatamente qualcuno ci è venuto in soccorso, provvedendo noi stessi di una forza inestimabile ed inespugnabile chiamata Spirito. In grado di infondere a tutte le trame un qualcosa di miracoloso, lo Spirito rende l’intera umanità “miracolabile” e degna di grandi progetti. Le nostre aspirazioni, incarnate in noi stessi, possono trasformare la storia di questa umanità. Noi possiamo dare vita ai più bei racconti mai narrati: “le Trame di Spirito dei giorni nostri” Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia  

Read more
Perdere tutto, ma non la motivazione

Cadere nella banalità e pensare che sia vero. Come potrebbe esserlo? Eppure ci convinciamo. Sembra che le nostre aspirazioni siano di poco conto e così, smettiamo di coltivarle. Peccato; sì. Un vero peccato. Crederci fino in fondo è difficile, ma non impossibile. C’è molto da perdere, moltissimo. Ma se ci fosse un infinito da guadagnare? Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto. Oscar Wilde Non osare corrisponde certamente a perdere. Provare fino in fondo corrisponde a rinunciare. Provare e non riuscire corrisponde a perdere due volte. Dov’è il vantaggio? Trovare le motivazioni per realizzare le nostre aspirazioni è difficilissimo. In un mondo pieno di distrazioni si potrebbe credere che ci siano cose migliori da fare. In effetti, nel durante, qualcosa di più dolce e tenero c’è senz’altro. Le sfide da affrontare sono tante e il dolore da sopportare per concretizzare un sogno altrettanto grande. Conosci sogni degni del nome che gli hai dato, che non ti sian costati il sangue ed occhi al cielo? Francesco Lorenzi Vedendola con un’ottica consumistica c’è poco da guadagnare.  La società di oggi preferisce sogni di breve durata che possano esaurirsi in men che non si dica e accendere nuove aspirazioni che porteranno introiti. Nel lungo periodo tali pensieri, attitudini, comportamenti perdono di significato. Ha senso investire del tempo in qualcosa di poco duraturo, ma ha più senso investire per qualcosa che possa durare in eterno; anche dopo di noi. Osservare con uno sguardo lungimirante è tremendo. Ti condiziona a vedere le cose in un’ottica d’insieme, in un’ ottica altruistica. Le tue opportunità diventano slancio per i tuoi cari, per il prossimo, per la società, per l’umanità. Coltivare significa sperare. Sperare significa vivere nel mistero. Mistero significa possibilità. Possibilità significa spazio anche per te! Qualora i nostri sforzi andassero a vuoto, qualora le nostre fatiche fossero inutili, qualora i nostri sogni non si concretizzassero… noi ci saremmo comunque concessi il tempo di sorridere, di crederci eroi, di sentirci vivi. Avremmo guadagnato l’infinito: essere noi stessi! Credi che sia poco tutto questo?   Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia  

Read more
Come costruire un nuovo speciale libro
libro

Scrivere è davvero appagante. Tutti noi scriviamo; sempre, tutti i giorni. Mettere su “carta” ciò che pensiamo è una esperienza unica. Quando si tratta di un libro poi, si raggiunge il massimo della soddisfazione. Scrivere un libro è come costruire la casa dei propri sogni. Ma quali sono i passi per “costruirlo”? Nella vita bisogna fare tre cose: fare un figlio, scrivere un libro, piantare un albero. Detto zen WRITE.PASSION Chi non ha mai pensato di scrivere un libro? Secondo alcune statistiche noi italiani scriviamo tanto, ma leggiamo poco. Addirittura più di 5 italiani su 10 non ha letto nemmeno un libro nel 2016. Per me questo, ad oggi, è impensabile, leggo praticamente tutti i giorni (da bambino odiavo leggere!). Diciamo che, per questo aspetto, sono uscito dalla categoria degli italiani medi: scrivo meno di ciò che leggo… Attualmente sto lavorando ad un’opera fondamentale… qualcosa che ha cambiato la mia vita. “Costruire” un libro è un po’ come edificare una casa. Occorre un lavoro certosino, ponderato, chiaro. Non puoi saltare alcun tipo di passaggio. Di solito ce ne sono 5. Passo 1. L’idea geniale: ideare un libro Si parte dall’emozione: d’un tratto qualcosa ti preme nel petto, un’idea geniale. Non puoi contenerla, devi assolutamente “buttare” fuori la tua creatività. Devi costruire la tua casa dei sogni. Allora si parte di gran carriera:  bozze, schizzi, appunti, note…  Passo 2. Il progetto: strutturare il libro Un’idea, un libro per concretizzarsi ha bisogno di un progetto. Come un abile geometra, tracci le linee che andranno a caratterizzare la planimetria. Vuoi qualcosa di solido, che duri nel tempo, ogni colonna ed architrave deve essere perfetto. Studi i dettagli perché ci deve essere una soluzione a sorpresa per ogni eventualità. Passo 3. La manodopera: scrivere Arriva il momento di costruire davvero il libro. “Messe” le fondamenta (messaggio da trasmettere), organizzate le sezioni (parti), realizzati i divisori (capitoli), si inizia ad impilare i mattoncini: la stesura dei singoli paragrafi. Passo 4. La sicurezza: editing Per essere certi che nulla sia stato lasciato al caso, si compie un giro di controllo. Si verifica ogni componente e si riadatta ciò che non va. Passo 5. L’arredo, gli infissi e la tinteggiatura: copertina, carta e ritocchi grafici Chi di noi lascerebbe una casa senza mobili, senza porte e finestre e senza un minimo di “colore”? Ecco allora che si va a realizzare definitivamente la copertina (progettata precedentemente) e a decidere la grammatura della carta. Book sweet home Ultimato tutto questo, non manca che festeggiare con gli amici, invitandoli a scoprire la nostra nuova casa: il nostro nuovo libro.     Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia  

Read more
3 modi per tenere il passo del tempo

Tenere il passo: trovare spazio in un momento in cui non c’è tempo. Chiunque di noi sente il peso del dover fare tutto e subito. Non c’è modo di rimandare a domani, soprattutto le cose futili. Futilità che spesso si sono trasformate in lavoro.  Siamo sempre in ritardo, sempre nel momento successivo. Dio ha fatto il tempo, ma l’uomo ha fatto la fretta. Proverbio irlandese IL PASSO DEL TEMPO Il tempo di oggi è strano. Ci fa correre per ogni cosa; dobbiamo tenere il passo. Anche svolgere le normali funzioni fisiologiche, diventa un atto da “controllare”, da ridurre al minimo termine. Da un lato siamo tutti più operativi, dall’altro siamo sempre in balia della fretta. Nessuno di noi è centrato nel presente. Il nostro organismo è settato su di un piano operativo che ci vuole tutti frenetici e prestanti. L’integrazione degli aspetti umani, quali l’emotività e il pensiero riflessivo, viene posta in secondo piano per lasciare spazio alla produttività. Siamo animali da lavoro, cavalli da battaglia, sempre centrati sul prossimo obiettivo e sempre in ritardo rispetto al momento presente. Passiamo dal passato al futuro in men che non si dica e abbandoniamo l’istante attuale, come se non fosse fondamentale. Agendo in questo modo siamo sempre immersi in uno stato di trance che ci porta a vivere la giornata come una delle tante questioni da risolvere. La progettualità e l’ “incantevolezza” del giorno in divenire vengono trascurate come se fossero aspetti di poco conto. Creatività e genio artistico vanno a farsi benedire, immersi in questa società che non vuole pause. Quale armonia vi è in una musica senza pause? Se dovessimo ascoltare una musica senza pause, probabilmente inorridiremmo. Eppure non facciamo granché per cambiare canale, stazione radiofonica, e sintonizzarci su di una frequenza più serena. Sembra davvero che in fondo ci piaccia questa condizione. PASSO PASSO Secondo me possiamo generare un cambiamento verso un mondo più piacevole. C’è sicuramente la possibilità di fare quello che ci piace, ad un ritmo più consono alle nostre anime. Forse impiegheremo anni per riuscirci, ma ce la faremo. Intanto possiamo cominciare da 3 passi. PRIMO PASSO Il primo passo consiste nel prendere consapevolezza che abbiamo tempo. Nessuno ce lo ruba. Quel poco a nostra libera disposizione lo dobbiamo usare bene; per il nostro cuore, per la nostra anima. Sarebbe di già un piccolo e abbondante passo verso la serenità. SECONDO PASSO Un altro passo lo potremmo fare, concedendoci di perdere qualcosa; non tutto deve essere fatto subito. Possiamo vivere lo stesso. TERZO PASSO Un successivo passo potrebbe essere il sorridere di questa nostra condizione; l’ironia è un gran dono. Ridere e gioire è un nostro diritto. Tre passi non possono migliorare di colpo la nostra esistenza, né cambiare una intera “struttura societaria”; allo stesso tempo però possono darci un poco di sollievo di cui tanto abbiamo bisogno. DOMANDA: Gradireste trovare un lavoro che vi piaccia e vivere la quotidianità più serenamente?   Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia  

Read more
DOMANDA

Oggi un articolo diverso, meno riflessivo, più diretto. Alcuni giorni fa ho posto ai miei lettori (followers se volete)  una domanda. Una domanda fondamentale. Chi è in ricerca lo sa: niente è scontato. Così mi è venuta in mente una idea davvero carina… Poni le domande giuste se stai cercando le risposte giuste. Vanessa Redgrave Ho scelto di porvi una domanda e far sì che l’articolo di oggi siate voi a crearlo. Rispondete alla domanda nella sezione “commenti” che trovate in basso (alla fine dell’articolo). Sarà bello ascoltarvi. Domanda: “Ci conosciamo davvero?”   Leonardo Capitanelli  

Read more
Come il coraggio apre la porta dell’impossibile

Coraggio ora, coraggio. Sogna e sogna forte. Dimmi, c’è forse qualcosa che ti impedisce di visualizzare il tuo mondo? C’è qualcosa che ti impone di rimandare a domani le aspirazioni? C’è qualcosa che ti sussurra di mollare? Bene, è ora di dire basta! “Ci vogliono un po’ di prove prima di comprendere bene la tua vocazione. Il fallimento non è ciò che ci preserva dal successo. A dire il vero, esso è ciò che ci conduce là.” Jeff Goins Il foglio bianco è tuo. Coraggio! Un foglio bianco è dato ad ognuno di noi. Ce l’abbiamo di fronte ogni istante. Nella nostra mente possiamo dipingere ciò che vogliamo. Il cuore è predisposto al cambiamento e al sogno. Dobbiamo solo iniziare a predisporre il nostro universo. Il nostro, esatto. Ci vuole coraggio, tanto coraggio. Predisporre il futuro è qualcosa di spaventoso, perché ci si deve scontrare con la realtà. Le aspettative fanno a botte con la realtà. Ah… dispettose aspettative! Ci fanno cadere sempre nel grandissimo tranello: ottenere risultati nel tempo e nelle modalità sperate. Punto e basta. Le nostre aspirazioni, però, non possono essere così forzate. Occorre avere coraggio e liberarsi da questo vincolo mentale. Disegni illimitati. Oltre il tempo. Coraggio! Un segreto speciale: disegnare il futuro oltre il tempo. La realtà delle cose ci impone di sognare in modo condizionato. Certo,  valutare le reali condizioni dentro e fuori di noi, ci fa persone concrete. Al tempo stesso però, può limitarci anche nell’intimità. Questo è un gran peccato. Se ci concedessimo lo spazio per disegnare il nostro futuro e il tempo per realizzarlo? Se potessimo per un solo istante sognare di poter realizzare i nostri sogni? Sarebbe stupendo poter godere, anche solo per un istante, di questa magia. Un sogno: realizzare i nostri sogni. Coraggio! Certo non sarà realtà, ma chi ci impedisce di sognare senza condizioni? In questo preciso istante sto pensando a voi lettori, a te lettore, a te lettrice. Ti vedo immersa/o nel tuo sogno, con in mano la dolce sensazione della vittoria. Ti vedo commossa/o e felice. Sono certo che in questo momento tu sei realizzata/o. Lo sento… Hai tutto quello che speravi! Brava/o, ci sei riuscita/o! Sono pazzo? Sì… e faccio il tifo per te! “Il coraggio è la virtù da cui il percorso inizia. L’impossibile non può accadere senza il coraggio!” (cit. “I Guerrieri del Tempio” di Leonardo Capitanelli. Prossima uscita). Forza, disegna il tuo foglio bianco. Non avere paura. ””Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia

Read more
18 anni, quando feci il mio eroico viaggio

Il tema del viaggio è caro a tutti voi. Nelle ultime mail, mi avete raccontato dei viaggi che vorreste fare, di luoghi che vorreste visitare. Ebbene, oggi parleremo del viaggio; un viaggio un po’ particolare. Avevo solo 18 anni quando decisi di compierlo. Ero sull’orlo del baratro e pensavo che di lì a poco sarei caduto.  La vita sembrava avermi già dato tutto e invece… mi stava preparando il trampolino di lancio.   “La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare” Lorenzo Jovanotti UN SOGNO: IN VIAGGIO PER IL MONDO CON IL MIO TALENTO Possibile che ad un passo dal professionismo, dovessi smettere di giocare a calcio? Sì, era più che possibile. Avevo solo 18 anni e credevo che la vita mi avesse dato tutto. Ero convinto che non ci fosse molto altro da scoprire. In cuor mio sentivo che la ricerca si era conclusa. Il sogno più grande che avessi mai avuto si era spento. Un problema alle gambe, incurabile, aveva posto fine alla mia corsa. Non potevo più afferrare a morsi la vita. Tutto quello che mi era stato donato, come talento naturale, in poco meno di un anno scomparve. Le forze che da sempre avevo in corpo, non c’erano più. La passione che per 13 anni mi aveva distolto dalle droghe, dall’alcol, dalle stronzate in genere, ora mi si stava risvoltando contro. Una coltellata talmente profonda che aveva spento anche la gioia di vivere. LA REALTA’: IN VIAGGIO PER LE CLINICHE IN CERCA DI UN RIMEDIO Viaggiai a destra e a manca, per trovare una soluzione. A quanto pare però, soluzione non c’era. Le mie gambe avevano misteriosamente smesso di “pedalare”. Nessuna causa, nessuna spiegazione, un’unica conseguenza: il mio corpo non voleva più correre. Ne avevo abbastanza di tutto. Credevo che non ci fosse alternativa per me, dovevo smettere di fare tutto ciò che mi era sempre piaciuto. Forse mi rimaneva da vivere una vita mediocre; una banale vita mediocre (quanto mi sbagliavo a pensarla così). Così mi bloccai, fermo sulla mia quotidianità. Le giornate passavano identiche. Fissavo spesso il vuoto, immobile sul mio letto, che era diventato un vero supporto per la mia schiena. All’apparenza tutto sembrava stopparsi. In realtà, per quanto la vita me la stava facendo grossa, c’era un universo intero che si stava muovendo in mio soccorso. LA SVOLTA: IL VIAGGIO IN UN AUTOBUS L’esistenza fu molto fantasiosa. Stavo aspettando un rimedio per le mie gambe, un dottore con i controco….ni che le ripristinasse e invece, in quel periodo fu un autobus a salvarmi la vita. Sì, proprio un autobus. Quasi ogni giorno nel tornare a casa, da scuola, parlavo con un mio amico. Lui mi fece venire in mente una pazza idea.  Una cosa che non facevo più da 8 anni… poteva essere quella la svolta? Su quella breve “corsa” di soli 45 minuti da Senigallia ad Arcevia, trovai la forza per dire a me stesso “c’è un’altra possibilità”. Presi coraggio e partii… LA SCELTA: UN VIAGGIO A RITROSO, DIREZIONE KUN-LUN Fu la più grande scelta che avessi mai potuto fare… il più bel viaggio che avessi mai potuto fare… Vorreste sapere di che viaggio si è trattato? Un piccolo spoiler qui… CLICCA QUI   Leonardo Capitanelli Continua a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia

Read more