Tu sei qui… e non è solo un gioco dell’immaginazione. Ci sei veramente. Ora ti vedo e anche se dormiente, la tua presenza mi incoraggia. E pensare che loro non lo sanno.
Non sono mai venuto meno alla promessa

Pao
Quando mi sono affacciato su questa terra avevo ben poco da ridere. Ero solamente un bambino, ma abbastanza consapevole per capire che la situazione attorno non fosse delle più rosee.

Nacqui a settembre e per una strana coincidenza astrale, quella settimana ci fu una grande bufera di neve. I miei occhi erano mal appena abituati alla cattura delle immagini eppure ho bene impresso ciò che mi circondava. I miei genitori sembravano atterriti, qualcosa non stava andando secondo i loro piani. Vedevo valigie in ogni dove e suppongo che fossero in partenza. Quella tempesta li aveva bloccati. Chissà che non fu la causa per quello che successe dopo.

Vista la concitazione potrei affermare che stessero dirigendosi verso una meta lontana, a me sconosciuta. Anche io fremevo, forse perché sentivo dentro di me la loro agitazione. Piansi tutto il giorno.

Poi non ricordo… riesco solo a vedere un grande fuoco, una nuvola di fumo che invade il cielo; tanto calore e forse urla disperate di persone morenti. Mi ritrovai ad essere un bambino di 5 anni senza memoria, con proiezioni in testa di un passato mai conosciuto; volti e profili di persone a me care, scomparse ancora prima di poterle “incontrare”.
Ho saputo dai libri di storia che ci fu una guerra a sud di dove risiedo adesso. I genitori attuali mi hanno raccontato di avermi ritrovato nel deserto, durante un viaggio di piacere in Egitto. Strana la vita, proprio il Santo Bambino in cui loro credono, si era rifugiato in Egitto per non essere “giustiziato”. Chissà che io e lui non abbiamo qualcosa in comune, anche se a lui mancava solo il Padre. A me invece anche la mamma.

Però ora sono qui; sono cresciuto e nei miei sogni ho sempre sperato di trovare un super amico che potesse difendermi contro il fuoco e contro gli attacchi del male. Ho dovuto lottare parecchio per trovarlo, ma infine ce l’ho fatta. Insieme abbiamo scalato questa montagna e raggiunto grandi successi.

Però… quante botte prese per non essere in grado di formulare pensieri compiuti. Quante derisioni per via della mia pronuncia stramba. Quante esclusioni per via del mio amore differente dagli altri. Non amavo solo le persone, ma anche il pianeta, gli animali, le cose… Loro erano sicuri nelle loro case, avevano a che fare solo con quelli della stessa razza. Io invece sono vissuto nel “porto”, non in quello vero, ma in quello interiore. Ho condiviso la vita con il diverso e la maggior parte delle volte il diverso ero io.

Non ho mai smesso di sognare e quando da grande, finalmente, ho avuto il coraggio di fronteggiare la realtà; è successo qualcosa di nuovo. Ho incontrato Pao, il mio gigantesco Super Amico.

Abbiamo intrapreso il viaggio, quello verso la cima delle nostre aspirazioni e piano piano abbiamo iniziato a costruire tanti progetti. Le persone ci hanno seguito, specialmente gli emarginati: immigrati, barboni, poveri, omosessuali, donne, diversamente abili, creativi, artisti, religiosi, innamorati, giovani, madri, orfani… tu nemmeno puoi immaginare quanto sia lunga la lista. Il mondo dice che la disparità non esiste… se solo sapeste quanto sia grande questa bugia! Poco importa comunque. Perché ci ho pensato io a cambiare le cose. O meglio, ci abbiamo pensato noi. Nel nostro piccolo… eppure, guarda cosa è diventato tutto questo! Amico mio, Pao, tu sai quanto ti ho sempre sognato… e in tutti i sogni tu mi promettevi che mi avresti difeso, che non mi avresti abbandonato. Così è stato. Loro non ti vedono, pensano che Tu non esista, ma io so che Tu Sei, io so Chi Tu Sei. Ora che ci siamo finalmente trovati, tu ed io continueremo a riscattare il mondo nel nome dell’Amore. Quello stesso amore per la quale sono stato definito “amorfo, impotente, sfigato!”…

Il mio amore però era più potente, erotico e appagante del loro… ma lasciamo stare, fra qualche anno capiranno ciò di cui parlo. Ad oggi sono troppo impegnati nei loro egoismi. Intanto godiamoci lo spettacolo e festeggiamo per la Pace che abbiamo costruito. I sogni si possono realizzare. E il nostro e il più bel sogno di tutti.

Leonardo Capitanelli