Passione, segreto, gossip. Quante volte sentiamo parlare di desideri nascosti… I segreti altrui ci affascinano tantissimo. Siamo attratti dal voler svelare questi misteri. Ci piace andare a fondo sulle questioni sentimentali, emotive, psicologiche, fisiche.  La massa si muove sotto la pulsione delle “chiacchiericcio” che interessa, coinvolge, dirotta. Se tutto questo fosse solo un modo per ricordarci la nostra missione?

 

“Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla.”

Charlie Chaplin

 

Questa di Charlie Chaplin è una della massime più belle sull’Amore. Una passione sconfinata che non riesci a gettare via. Non puoi dimenticare una persona speciale. Impossibile.

Una persona speciale affascina. Vogliamo sapere tutto di lei, scoprirla, conoscerla, “toccarla”, abbracciarla completamente. Un incontro che seppur rimane fisicamente distaccato, diviene un incontro d’amore passionale; sia emotivamente che spiritualmente.

Ci piace talmente tanto vedere la nudità di una persona che siamo disposti a fare i salti mortali pur di essere a conoscenza dei suoi segreti. Non è vero?

Sì che lo è! Basta entrare in edicola e vedere il “materiale informativo”a disposizione dei lettori. Gli uomini attratti da un certo tipo di segreti e le donne da altri. Peccato che molto, quasi sempre, si tratti di segreti altrui e non dei propri! Più facile parlare e osservare l’altro piuttosto che noi stessi. Ci si allontana dal vero punto, dalla vera questione, dall’essenza di questa curiosità.

La curiosità ti spinge ad osservarti, a vederti per quello che sei, a togliere ogni velo che si frappone fra il tuo sguardo e la tua anima. Guardare gli altri (fare gossip) è un modo per trovare conforto, confronto e stimoli per iniziare il viaggio di ispezione dentro di noi. Il viaggio nell’essenza.

Quanto è bello “sapersi” nell’essenza! L’essenza è trasparenza, è chiarezza, è nudità, è contatto puro e umano. Certo che siamo attratti dalle cose più profonde e più celate! Come potrebbe essere diversamente? In fondo tutti veniamo al mondo dal “mistero” e dal “mistero” vogliamo tornare. Ma c’è un mistero più lecito e un segreto illecito.

Quello lecito è quello che ti viene donato, quello illecito è quello che vogliamo rubare.

In un mondo come il nostro, venire a conoscenza dei segreti altrui significa inevitabilmente diventare il forziere del cuore altrui. E diventare il forziere del cuore altrui non è mica un compito da poco. Occorre tenerezza, soavità d’animo, pacatezza, intimità, forza, coraggio, pazienza, luce, purezza, delicatezze e sopratutto AMORE!

Siamo esseri fatti per il Gossip. Tutti noi proviamo piacere nell’essere orecchio per l’animo altrui. Tutti noi abbiamo bisogno di confrontarci per capire meglio noi stessi e smetterla di sentirci soli. Tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ascolti i nostri pesi e ci dica “Lascia che ne porti un po’ anche io. Iniziamo la scalata insieme!”. Tutti noi abbiamo bisogno di questa intimità!

Parlando così profondamente non possiamo non toccare l’argomento più ostico. Tranquilli non è la sessualità. Per quanto anche essa sia un tema delicatissimo e importantissimo. L’argomento più difficile da affrontare è la RESPONSABILITÀ.

Essere il forziere del cuore altrui implica implica difendere il segreto a tutti i costi, implica essere disposti a soffrire (forse anche a morire) per supportare l’amico/a, implica mettersi in secondo piano e dare immenso valore al prossimo. Ma chi è disposto a farlo?

Tu sei disposto a farlo?

Se è davvero la seguente, l’etimologia di “Gossip”, torniamo allora al significato originario e diventiamo i Padrini e le Madrine dei nostri “Amanti”(concedetemi il termine), ovvero dei nostri amici!

Gossip: Dall’Inglese antico “God-sibb”: letteralmente una persona collegata ad un’altra per volere di Dio, cioè il rapporto particolare di due persone molto intime, che parlano di questioni personali, ma anche di relazioni, condividendo molti segreti.. Successivamente questo significato fu esteso a ‘conoscenza familiare’, e ‘persona con cui si parla di cose futili in maniera familiare’. A partire dall’Ottocento, prese il senso di ‘chiacchiera inutile, voce senza fondamento’.

(Fonti Huffingtonpost.itunaparolaalgiorno.it)

 

Leonardo Capitanelli

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