Tenere il passo: trovare spazio in un momento in cui non c’è tempo. Chiunque di noi sente il peso del dover fare tutto e subito. Non c’è modo di rimandare a domani, soprattutto le cose futili. Futilità che spesso si sono trasformate in lavoro.  Siamo sempre in ritardo, sempre nel momento successivo.

Dio ha fatto il tempo, ma l’uomo ha fatto la fretta.

Proverbio irlandese

IL PASSO DEL TEMPO

Il tempo di oggi è strano. Ci fa correre per ogni cosa; dobbiamo tenere il passo. Anche svolgere le normali funzioni fisiologiche, diventa un atto da “controllare”, da ridurre al minimo termine.

Da un lato siamo tutti più operativi, dall’altro siamo sempre in balia della fretta. Nessuno di noi è centrato nel presente.

Il nostro organismo è settato su di un piano operativo che ci vuole tutti frenetici e prestanti. L’integrazione degli aspetti umani, quali l’emotività e il pensiero riflessivo, viene posta in secondo piano per lasciare spazio alla produttività.

Siamo animali da lavoro, cavalli da battaglia, sempre centrati sul prossimo obiettivo e sempre in ritardo rispetto al momento presente. Passiamo dal passato al futuro in men che non si dica e abbandoniamo l’istante attuale, come se non fosse fondamentale.

Agendo in questo modo siamo sempre immersi in uno stato di trance che ci porta a vivere la giornata come una delle tante questioni da risolvere.

La progettualità e l’ “incantevolezza” del giorno in divenire vengono trascurate come se fossero aspetti di poco conto. Creatività e genio artistico vanno a farsi benedire, immersi in questa società che non vuole pause.

Quale armonia vi è in una musica senza pause?

Se dovessimo ascoltare una musica senza pause, probabilmente inorridiremmo. Eppure non facciamo granché per cambiare canale, stazione radiofonica, e sintonizzarci su di una frequenza più serena. Sembra davvero che in fondo ci piaccia questa condizione.

PASSO PASSO

Secondo me possiamo generare un cambiamento verso un mondo più piacevole. C’è sicuramente la possibilità di fare quello che ci piace, ad un ritmo più consono alle nostre anime. Forse impiegheremo anni per riuscirci, ma ce la faremo. Intanto possiamo cominciare da 3 passi.

PRIMO PASSO

Il primo passo consiste nel prendere consapevolezza che abbiamo tempo. Nessuno ce lo ruba. Quel poco a nostra libera disposizione lo dobbiamo usare bene; per il nostro cuore, per la nostra anima. Sarebbe di già un piccolo e abbondante passo verso la serenità.

SECONDO PASSO

Un altro passo lo potremmo fare, concedendoci di perdere qualcosa; non tutto deve essere fatto subito. Possiamo vivere lo stesso.

TERZO PASSO

Un successivo passo potrebbe essere il sorridere di questa nostra condizione; l’ironia è un gran dono. Ridere e gioire è un nostro diritto.

Tre passi non possono migliorare di colpo la nostra esistenza, né cambiare una intera “struttura societaria”; allo stesso tempo però possono darci un poco di sollievo di cui tanto abbiamo bisogno.

DOMANDA:
Gradireste trovare un lavoro che vi piaccia e vivere la quotidianità più serenamente?

 

Leonardo Capitanelli

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