Vedere con i propri occhi

“Andare a vedere con i propri occhi …” Sto viaggiando in terre inesplorate. Che bello “volare nel blu, dipinto di blu”. So che questa nuova esperienza ha qualcosa da dirmi e come ogni volta, mi metto in silenzio, in ascolto di quello che è stato prospettato per me. Quando sei in viaggio, ti lasci cullare. Non c’è solo un areo, un bus, una macchina che ti trasporta a destra e sinistra; bensì c’è tutto un mondo che si mobilita per te. Tante novità preparano il tuo soggiorno e non attendono altro che tu passi accanto per svelarsi nella loro essenza. Viaggiare ti fa toccare con mano “l’altro”, “il diverso”, “il prossimo”. Ti fa vivere quell’istante di indissolubile fratellanza tra te e ciò che ti circonda. Avere il coraggio di sconfinare, di andare un po’ più in là, consente di dare la giusta misura alle cose, di svelare la verità, di non pre-giudicare, di toccare con mano ciò che è, di comprendere. “Andare a vedere con i propri occhi per capire a fondo la situazione” (principio 12: genchi genbutsu, TOYOTA WAY) Mentre rifletto su tutto questo, vedo il mio riflesso sul finestrino e mi domando… “Chi è quello?”. Se non sapessi di essere “me stesso”, se non avessi intrapreso la Via, se non fossi andato a vedere con i miei occhi, se non avessi sconfinato oltre l’apparenza… a quest’ora avrei sentenziato così: “Quello è un classico musone, antipatico, asociale pensatore che sa tutto lui, ma non conosce il mondo”. Andare a conoscere un nuovo territorio, una nuova cultura, un nuovo ambiente direttamente “sul posto” è uno dei fondamenti essenziale per conoscere sé stessi. Ecco perché amo viaggiare:  mi fa andare all’essenza delle cose, mi fa comprendere il prossimo e di rimando svelare aspetti del mio animo mai conosciuti prima. Se non andassimo a vedere direttamente “sul luogo”… cosa ne potremmo sapere di tutto questo?   Continuate a seguirmi!   Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia.

Read more
Oggi Sposi: Leonardo e Rosaria

Quel giorno, il bambino col cappello di paglia si avvicinò alla bimba dal cappello di stoffa. “Ehi!”, le disse urlando forte. “Dici a me?”, rispose lei. “Sì, dico a te. Sei nuova di queste parti? Non ti ho mai visto prima!” “In realtà abito nel villaggio da un po’ di tempo, direi anni ormai. Se non ci siamo mai visti è perché non frequento certe compagnie. Tanto meno i mocciosi.” “Moccioso a chi? E poi di che compagnie stai parlando?” “Di quelle che frequenti. Da come sei vestito, si vede che sei un fannullone. Probabilmente, vista la pagliuzza che hai in bocca, sei un pensatore. Ti vedo già a filosofeggiare con i tuoi amichetti saputi.” “Che caratterino! Per tua informazione non frequento alcun intellettuale e nemmeno i filosofi. Io amo lo sport.” “Sì, questo lo avevo notato” “E da cosa?” “Da qualcosa che hai di dietro!” “Ma non ho niente sulle spalle… né uno zainetto né un borsone…” “Parlavo dei polpacci. Sono enormi!” Il bimbo col cappello di paglia arrossì. Non aveva mai avuto a che fare con una ragazza tanto schietta e diretta. Pensava di poter primeggiare e invece venne colto alla sprovvista dalle risposte della bimba. Così si dileguò dopo averla salutata, timidamente, e se ne tornò a casa. I giorni passarono, ma la bimba dal cappello di stoffa gli era rimasta talmente impressa che non poteva fare a meno di pensare a lei; aveva fatto breccia nel suo cuore. La paura di essere di nuovo rifiutato però, lo scoraggiava e non di poco; non voleva subire un altro “affronto” come il precedente. Decise quindi di non fare nulla ed attendere che la cotta gli passasse definitivamente. Però… la bimba era anch’ella innamorata. Lo aveva notato già anni prima al villaggio, durante un evento sportivo. Il bambino si stava esibendo in varie discipline e lei di nascosto lo guardava affascinata. Da quel momento il suo cuore era stato tutto per lui. Un bel giorno di maggio, il 2 maggio per l’esattezza, la bimba prese l’iniziativa e andò a casa del bambino. “Ciao nullafacente. Ti va di uscire insieme?” “Dici a me…?” “Sì, dico a te” “No, mi dispiace. Non esco con le presuntuosette!” “Presuntuosa a chi?” “A te. Non vedi come ti atteggi?” “Senti chi parla!” “Ascolta… io non ho alcuna intenzione di trascorrere del tempo con te. Puoi anche andartene.” La bambina colta alla sprovvista dalla risposta, dapprima rimase immobile, poi se ne andò. Non poteva credere di essere stata rifiutata così. Mentre varcava l’uscio della porta però, sentì le braccia del piccolo bambino avvolgerla. Poco dopo si girò verso di lui e in men che non si dica si ritrovò a contatto con le sue labbra… Passarono gli anni, 7 anni e 25 giorni per l’esattezza. Oggi quei due bambini sono i protagonisti della festa più speciale che ci sia: il loro matrimonio (Leo e Ro’ – 27.05.2018). Il racconto, non corrisponde a pieno con gli accadimenti reali (date a parte). Però questo  mi sembrava proprio un bel modo per celebrare il giorno più speciale della nostra vita: TI AMO RO’  

Read more
Una riflessione che può essere utile

Oggi vorrei condividere con voi una piccola riflessione, frutto dell’esperienza appena vissuta al Salone Internazionale del Libro di Torino. Molte volte la quotidianità ci fa vedere una vita noiosa e statica. Nel contesto in cui ci troviamo sembra che tutto si muova nella stessa direzione e che ben poco ci sia da dire. Il nostro agire appare scontato e utile solo a sé stesso. Un tranello, fatto ad opera d’arte. Quando poi arriva il giorno in cui ti arrischi, in cui dici a te stesso “non può essere solo questo”, tutto cambia. Inizi a sognare una storia che “non c’è”, a voler mordere la vita. D’un tratto si presentano alla porta del tuo discernimento tante opportunità, alcune vane, altre appetitose, altre dubbiose, altre incoraggianti, altre possibili, altre timorose. Il cuore e la mente iniziano il lavoro dell’osservazione e muovendosi tra tutte le scelte ne selezionano una. A differenza delle altre volte la scelta ricade su “ce la posso fare” e cestini tutte le altre frasi come “non fa per me”, “chi me lo fa fare”, non ce la farò mai”, “ti pare che io…”. In quel momento inizia la magia: il velo scompare e sembra di sentirsi connessi con il Sé più vero; il futuro appare come quadro da dipingere e ad attenderti alla porta non c’è più  la solita mattinata, ma una miriade di opportunità da cogliere e trasformare in capolavoro. Dopo tanti giorni immerso nella “mia normalità” ho deciso che fosse giunta l’ora di dare spazio ad una nuova storia: la mia. Ho messo da parte tutte le paure e mi sono lasciato andare. Beh ho trovato tanto, ma tanto di più di quello che credevo. Non ho fatto nulla di straordinario, ma ho lasciato che lo straordinario venisse a me. Questo è stato per me il Salone del Libro di Torino. Continuate a seguirmi!     Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia.  

Read more
Il meglio che c’è di questo viaggio

Come posso non rendervi partecipi delle emozioni vissute @Salone Libro. Invece che un solito elenco di tante parole, preferisco donarvi una piccola creazione che ho fatto col Cuore. Buona Lettura Quando la faccenda si fa incasinata esci fuori e dai una occhiata; a quel mondo che di te è in attesa e non ti curar della tua anima offesa. Fai un tentativo e spingiti un po più  in là qualcosa di buon di certo ne uscirà. Non è facile in un mondo così pazzerello ma il sole esce sempre dopo l’ombrello. Abbi fede nel tuo buon Cuore che prima o poi sboccerai come un fiore. Sì è vero bisogna arrischiarsi, ma senza coraggio è facile incasinarsi. Questa poesia o filastrocca, vedi tu, è per augurarti buon percorso e fortuna sempre di più. Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio   Leonardo Capitanelli Continuate a seguirmi!     Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.0 Italia.    

Read more
tesoro con la T maiuscola

E poi arriva il momento di dormire. Le forze mancano e servirebbe un po’ di ristoro per ripartire al meglio il giorno seguente. I bambini però di andare a letto non ne vogliono sapere e con fare birichino chiedono alla mamma: “Ci racconti una storia?” “Certo piccoli miei! Che storia vi piacerebbe?” “Una fantastica, una bellissima, la più grande storia di tutte.” “Bene. Allora vi racconterò la storia di…alla ricerca del Tesoro; il più grande che sia mai esistito” Secondo voi la mamma quale storia racconterà ai bambini? Fatemi sapere!

Read more
Una speciale anteprima

Di nuovo a scrivere dopo una giornata intensa, passata in fiera @saltoTO18. La stanchezza si fa sentire così come l’ispirazione. Come promesso, ogni giorno, vi aggiorno (bel gioco di parole) con delle chicche speciali riguardo le mie 2 nuove uscite. Iniziamo con la prima, quella che da due anni mi sta assorbendo completamente. Lasciate ispirarvi da queste righe e poi ditemi di cosa si tratta: “[…]Difendere un tesoro divino! Un compito che non viene assegnato a tutti e quando sei tu a doverne portare il peso non è così semplice. Cosa fai? Se perdi tutto è perduto. Se vinci, prima o poi dovrai combattere di nuovo perché torneranno a cercarti. Puoi cedere, scendere a compromessi, barattare la tua libertà, donare un pezzettino della tua vita, ma… forse è meglio combattere fino in fondo e morire dignitosamente[…]” Secondo voi che libro sarà? Fatemi sapere sui social oppure scrivetemi a l.capitanelli@virgilio.it, sarò lieto di sapere la vostra

Read more
Il più bel fantasy che esista

Sono qui. Tutto è accaduto: la soglia alle spalle, il futuro di fronte, il presente negli occhi. Aveva proprio ragione il mio Amico, non potevo sprecare un dono; il mio dono. Una piccola dose di coraggio e via dentro al mistero. Voglio raccontarvi una delle esperienze più belle della vita; quella che mi ha portato ad inseguire un sogno; il mio sogno. Vicende, aneddoti, curiosità tanti contenuti solo per voi. In questi giorni sono al Salone Internazionale del Libro di Torino e desidero farvi partecipi ogni istante di ciò che vivo.Non solo “dirette” sui social, ma anche spaccati, news, anteprime “direttamente” sul blog. La mia vita: il più bel fantasy che sia mai esistito! #salto18 #saloneinternazionaledellibro #IGDT20 #gtesoro #torino #leonardocapitanelli

Read more